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I Segreti dei Giardini di Lórien

di Loss

Vi siete mai chiesti qual è il segreto del fascino nascosto di un'opera universale come "Il Signore degli Anelli"? Probabilmente sì, se siete arrivati su questo sito. Anche Giovanni Agnoloni, giovane scrittore fiorentino, se l'è chiesto, e questo libro è la sua risposta. "Letteratura del fantastico - I giardini di Lorien" è un saggio di letteratura comparata edito nel giugno 2004 dalla Casa Editrice Spazio Tre che ha già riscosso un notevole successo presso numerose sedi accademiche e circoli culturali nazionali e non.

Come si è detto sopra, l'opera indaga nel sostrato culturale universale e nel nostro immaginario collettivo attraverso una ricerca di corrispondenze tra gli elementi "fantastici" presenti in alcune grandi opere letterarie dell'antichità e dei giorni nostri.

Parte del libro è infatti dedicata al confronto tra brani del "Signore degli Anelli" e di alcuni grandi opere della Classicità (Omero, Virgilio, e le diverse forme espressive del mondo greco, come tragedia, epica e filosofia), della letteratura italiana (da Dante e Ariosto a Manzoni e Leopardi), di correnti come il Verismo e il Neorealismo e di autori contemporanei, anche stranieri, come Saramago e William Trevor. L'autore non riflette quindi soltanto su opere puramente "fantasy" ma anche su autori che hanno saputo conciliare storie ambientate nel mondo "reale" con atmosfere "fantastiche".
Viene così confermato il posto di Tolkien tra gli autori più importanti di ogni epoca e di ogni regione del mondo.

Ma Agnoloni non si ferma qui: parte del libro è infatti dedicata anche a una dettagliata analisi dell'arte rinascimentale e della musica.

Come è riportato nel risvolto di copertina dell'opera, l'autore dimostra "[...] che la fantasia è uno spazio per definizione sconfinato e dunque veloce ed agile come l’acqua: in più è rinfrescante e rigenerante come l’aria. È energia pura, che né distanza di luoghi né lontananza di tempi può sciogliere. Le somiglianze tra i mondi “diversi” sono tante che esiste una vera e propria circolarità culturale che spesso produce sorprendenti analogie. Il fascino che questo libro trasmette è quello dei mondi perduti e ritrovati che vivono dentro ciascuno di noi."

Attraverso un linguaggio abbastanza accessibile ma all'altezza degli argomenti trattati, l'autore riflette quindi sugli elementi che accomunano i più diversi mondi fantastici, in modo da individuare e definire cos'è che li accomuna e in che cosa consiste il segreto che ha permesso loro di affascinare così tanti lettori, che spesso hanno ritrovato se stessi e la propria realtà anche tra pagine che descrivono mondidi sogno.

Scrive Giovanni Agnoloni: «Questo saggio vuole trattare il Signore degli anelli, capolavoro di John Ronald Reuel Tolkien, come uno dei grandi capitoli della storia letteraria universale, ritenendolo degno di un confronto con Omero, Virgilio, Dante, Boccaccio, Ariosto, Tasso, Leopardi, Manzoni e gli altri grandi autori del passato, anche stranieri, dall'antichità fino al Neorealismo ed alla contemporaneità.

«Il nucleo vivo dell'opera è quello di una ricerca sui valori e sulle sonorità dei mondi della fantasia, per come sono stati vissuti da autori appartenenti anche ad epoche ed a regioni del mondo lontani tra loro. La prima parte dell'opera contiene dunque una lunga e approfondita panoramica letteraria, con testi in parallelo accompagnati da riflessioni dell'autore, espressi in un linguaggio che cerca di conciliare la discorsività con l'impegno delle tematiche affrontate.

«Vi è anche un capitolo dedicato all'arte rinascimentale, con le opere di Donatello, Masaccio e Brunelleschi analizzate in ottica "fantastica", e vi sono anche frequenti riferimenti musicali, in un'ottica dichiaratamente interdisciplinare.

«Infine, il discorso è aperto anche a diversi autori della generazione contemporanea, nei quali, pur parlandosi del mondo reale, si trovano sensazioni ed atmosfere affini a quelle della letteratura "fantasy" (tra questi, trovano un particolare approfondimento scrittori irlandesi come Joseph O'Connor, William Trevor e Roddy Doyle, nonché di altri grandi autori scrittori come José Saramago e Mario Vargas Llosa). Costoro, con il loro linguaggio immaginifico e fortemente evocativo, hanno saputo creare una sorta di “nuova letteratura fantasy ”, nel senso che hanno scritto storie sì ambientate nel mondo reale, ma dense di atmosfere che sembrano trascinare il lettore in altre dimensioni.

«L'obiettivo ultimo di questo saggio, in effetti, è quello di arrivare a definire l'essenza della fantasia, come nucleo tematico che attraversa trasversalmente sia la letteratura cosiddetta fantasy, sia quella di ambientazione reale. Il Signore degli Anelli , opera celeberrima anche per la pluripremiata versione cinematografica, ha molto a che fare con il segreto della fantasia, che è anche il suo segreto. Ecco perché l'ultima parte di questo saggio, attraverso una rassegna dei luoghi, dei personaggi e dei significati nascosti del capolavoro di Tolkien, mira a definire tale essenza , coinvolgendo i molti lettori già amanti del genere fantasy , ma anche gli “esterni” curiosi, in un percorso appassionante, anche perché in esso molto si parla della vita di ognuno di noi».

 




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L'opera
 
 
 
           
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