La Terra di Mezzo
Tratto dal sito The Grey Havens - Traduzione di Raffaella Benvenuto

ella Terra di Mezzo agisce indubbiamente una forza soprannaturale, cioè degli effetti che non possono essere ottenuti con metodi normali. Questo processo può essere interpretato come "magia". Ci sono esempi di creazione spontanea del fuoco, canti di potere, parole di comando, guarigioni miracolose, rune di potere e armi con particolari proprietà. Eppure, malgrado tutto questo, Tolkien usava la magia con moderazione per un motivo valido: se usata troppo spesso non è più speciale o soprannaturale.

Qual è la natura di questa Magia?

La natura della magia nella Terra di Mezzo si basa sulla filosofia di Tolkien riguardante il potere e il dominio. In una delle sue lettere (#155) Tolkien opera una distinzione fra magia "buona" e magia "cattiva", e inoltre dichiara che entrambe le tipologie venivano utilizzate sia dai sostenitori del bene che da quelli del male. Non è la magia in sé ad essere buona o cattiva, ma le intenzioni e le motivazioni dietro al suo utilizzo. La magia buona è "artistica", nel senso che ha come scopo la creazione o la conservazione della bellezza; mentre la magia cattiva veniva usata per "ingannare" o per dominare la volontà degli altri. Ma la magia in generale era un mezzo per accelerare il processo che si colloca fra la concezione del pensiero e la realizzazione dell'effetto.

Quali razze usavano la magia?

Tolkien credeva che la capacità di usare la magia derivava dal potere insito nell'individuo, ma che gli Uomini non avessero questo tipo di potere. Aragorn, che aveva la capacità di guarire i malati, è ovviamente un'eccezione. Ma Tolkien in seguito dichiara che questi discende da Lúthien, figlia dell'Elfo Thingol e della Maia Melian.

Gli Istari, ovvero i Maghi, usavano la Magia?

Ovviamente anche gli Istari erano in grado di usare la magia, ma essi non sono una razza. Gli Istari erano infatti messaggeri di Valinor, inviati per aiutare le razze della Terra di Mezzo a resistere al dominio di Sauron. Essi erano Maiar di importanza minore, ma si erano incarnati in esseri mortali ed erano soggetti a tutte le prove e agli effetti della Terra di Mezzo. Diventati Istari, essi usavano il potere insito in loro, che gli Uomini chiamavano "magia", ma in maniera sfumata; infatti a loro era proibito di usare apertamente il loro potere nei confronti diretti o per dominare. Tuttavia, essi usavano questa magia per determinati scopi benefici. Per esempio, Gandalf usa la sua magia per creare il fuoco, e invoca un ordine di chiusura verso la porta della tomba di Balin durante l'attacco del Balrog.

E la Magia dei Valar e dei Maiar?

I Valar e i Maiar dovrebbero essere trattati separatamente e non associati con la magia, nel senso dato dai mortali a questa parola. Certamente essi erano in grado di compiere azioni soprannaturali, ma questo dovrebbe essere considerato come "potere divino" e non come magia.

Le altre razze non possono usare la magia?

I nani, gli uomini, gli orchi, gli hobbit e le altre razze della Terra di Mezzo sembrano mancare del "potere insito" e non possono compiere azioni magiche. Fanno eccezione gli Uomini discesi dagli Elfi, quali i discendenti di Elros, il fratello di Elrond, che erano considerati Mezzelfi. L'unico altro modo che i mortali avevano di usare la magia era attraverso un Anello del Potere. E' detto che, prima di divenire Spettri dell'Anello, gli uomini che usarono i Nove Anelli "divennero possenti alla loro epoca, re, stregoni e guerrieri" (Il Silmarillion). Anche gli anelli dei Nani concedevano poteri magici a chi li usava, e si diceva che i "Sette Tesori dei Re dei Nani" derivassero ognuno da un anello (vedi le FAQ sugli Anelli del Potere). Tuttavia, questo non significa che queste razze non potessero creare oggetti con proprietà speciali che potevano essere considerati magici. I Numenoreani crearono spade incantate, e i nani forgiarono l'Elmo di Hador, oltre ad usare rune di potere. Ma questo processo è diverso dalla magia e può essere definito piuttosto conoscenza.

Qual è la differenza fra magia e conoscenza?

Tolkien disse chiaramente che la magia può essere compiuta solo da individui che posseggono un potere inerente (Lettera #155). La magia permetteva la creazione istantanea di un effetto da un pensiero. La conoscenza derivava invece dallo studio e poteva essere usata per creare oggetti quali le spade elfiche, i palantir, le porte di Moria, gli anelli del potere, ecc.

Quali razze usavano la magia?

La magia partiva dalla parola. Le parole erano estremamente importanti per Tolkien, che era un filologo. Egli considerava le parole come incantesimi: pronunciando la parola "verde" si evoca l'immagine del colore nella mente di chi ascolta. Il processo magico consisteva nel concepire il pensiero e poi esprimerlo ad alta voce per ottenerne l'effetto. Pronunciando la parola si rende reale il pensiero. Per esempio, Gandalf usa le parole per aprire le porte di Moria, e inoltre usa una parola di Comando per tenere chiusa la porta contro il Balrog.


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