Storia politico militare della Terra di Mezzo
La Prima Era: guerre, armi e battaglie
di Giordano "Naerfindel" Gelmi

na volta arrivati e insediatisi nella Terra di Mezzo, i Noldor dovevano innanzi tutto cercare di trovare un accordo che permettesse loro di resistere alle insidie di Morgoth. Vi era inoltre l'esigenza di prendere contatti con la altre genti elfiche che già vivevano nel Beleriand, primi tra tutti i Sindar.

Per quando riguarda i Noldor, i rapporti tra le diverse schiere sono tesi. I figli di Feanor e la loro schiera, vergognandosi dell'episodio di Losgar, decidono di spostare il loro campo sulla sponda meridionale del lago Mithrim. Restando tra loro divisi i Noldor avrebbero finito però per non concludere nulla (S 131). Ciò doveva essere ben presente a Fingon, figlio di Fingolfin, che decide di mettere fine all'ostilità che divideva i Noldor, prima che Morgoth sia pronto alla guerra (S 132). Come è noto, Fingon riesce ad arrivare fin sui picchi di Thangorodrim e a liberare Maedhros con l'aiuto di Thorondor, re delle Aquile (S 132-133); siamo nell'anno 5 della I Era. Grazie a quest'impresa ardita l'odio tra le case di Feanor e Fingolfin viene spento. Nel 7 Maedhros, nel frattempo ristabilitosi dalla lunga prigionia, decide di cedere il titolo di Alto Re dei Noldor a Fingolfin. I Noldor, ora che erano riuniti, possono tenere sotto controllo le frontiere e Angband viene cinta d'assedio a ovest, sud ed est (S 133). E' il preludio alla situazione che si creerà dopo la terza battaglia, quando Angband verrà cinta d'assedio in modo continuativo.

Nell'anno 7 i Noldor si trovano però ad affrontare il problema dei rapporti con i Sindar e con il loro sovrano Thingol. Elwe infatti, venuto a conoscenza dei nuovi arrivati, decide di non aprire il Doriath ai Noldor, tranne ai figli di Finarfin coi quali era imparentato. Egli considerava i Noldor quali principi bramosi di nuovi reami venuti dall'Ovest, e almeno in parte il suo giudizio era esatto. Sapeva poi, grazie a Melian, che il confinamento di Morgoth non sarebbe durato a lungo. Riguardo ai rapporti tra Sindar e Noldor, Thingol emana dunque un editto che viene riportato al concilio dei Noldor da Angrod figlio di Finarfin (S 134): ai Noldor è concesso lo Hithlum, il Dorthonion e le terre a est del Doriath che sono vuote e selvagge; si tratta delle terre tra i due rami del Gelion. Elwe precisa che altrove sono numerosi i Sindar e che dunque i Noldor devono comportarsi a dovere e non limitare la libertà degli altri Elfi (S 134). Avverrà poi di fatto che tanto nel Nevrast quanto nello stesso Hithlum Noldor e Sindar convivranno pacificamente e collaboreranno tra loro. Significativo infine sottolineare che Thingol designi sé stesso come Signore del Beleriand, cosa che non viene presa molto bene da tutti i Noldor.

Durante il Concilio dei Noldor nel Mithrim emerge come i rapporti con Thingol siano in realtà piuttosto tesi. I Noldor infatti accettano il dono a loro fatto, ma sottolineano che se non fosse stato per il loro intervento Thingol avrebbe esercitato il suo potere sul solo Doriath e quello sarebbe il suo regno (S 134-135). Thingol era probabilmente ben conscio che non avrebbe potuto controllare e difendere tutti i territori che erano sotto la sua potestà in quanto Signore del Beleriand; il fatto di cedere alcune zone ai Noldor si rivela un calcolo politico e strategico. Da un lato egli vede riconosciuta la sua autorità, dato che i Noldor la riconoscono implicitamente accettando la donazione loro fatta, dall'altro egli riesce a far sì che i Noldor occupino e controllino quelle zone che sono più esposte agli attacchi del nemico. I regni dei Noldorin, anche se di fatto indipendenti, diventano insomma degli stati cuscinetto che proteggeranno tutto il Beleriand e lo stesso Doriath. Vorrei infine sottolineare come, che al di là di rapporti diplomatici, il Doriath da questo momento non interverrà più in guerra aperta e non ci sarà mai uno schieramento unitario tra Sindar e Noldor, pur diventando i rapporti tra re Thingol e re Fingolfin amichevoli e cordiali.

Mi sembra un fatto da porre in risalto che in quell'anno 7 Fingolfin assuma il titolo di Alto Re e quasi contemporaneamente Thingol specifichi di essere Signore del Beleriand. Pur nel rispetto reciproco, sembra esserci la volontà, da parte dei due sovrani di Noldor e Sindar, di mettere bene in chiaro quali sono il carisma e i poteri che sono loro propri.

Maedhros e i suoi fratelli occupano e presidiano il Beleriand Orientale. La cosiddetta Marca di Maedhros era scarsamente difesa da alture e fiumi; si tratta delle contrade più esposte all'attacco, essendoci solo colli di scarsa altezza a guardare a nord la valle del Gelion (S 135). Maedhros, e ciò è rilevante anche ai fini dei rapporti con gli altri Noldor, resta in rapporti amichevoli con i cugini ma sembra quasi volere che il maggior pericolo incomba su di lui, che sceglie di presidiare appunto la contrada più esposta alle incursioni (S 135).

Maedhros aveva il suo quartier generale nella cittadella sulla sommità del Colle Himring; Celegorm e Curufin invece presidiavano con robuste forze il Passo di Aglon, che costituiva una porta per il Doriath per chi proveniva da nord (S 150). Qui è importante sottolineare il ruolo della cavalleria degli Elfi che percorreva Ard-galen e il Lothlann per prevenire scorrerie da Angband; un altro reparto di cavalieri, agli ordini di Maglor e Caranthir, era stanziato nelle pianure a ridosso del Varco di Maglor, il punto meno difeso da elementi naturali; a est del varco, nei pressi del monte Rerir e del lago Helevorn, erano state poste molte fortificazioni (S 150-151). L'aver reso sicura questa zona permise ai Nani di riprendere i loro traffici nel Beleriand, che erano stati interrotti dopo il primo assalto di Morgoth. Caranthir diventa prima un intermediario, e si arricchisce con questi commerci, poi i Naugrim possono riprendere a pieno i loro commerci (S 136).

Nel 20 si tiene la Mereth Aderthad, la Festa di Riconciliazione con Elfi di tutte le stirpi (S 136). Si tratta di un evento di capitale importanza poiché a questo punto l'alleanza tra le varie casate dei Noldor sembra consolidarsi, così come i rapporti con i Sindar. Questa riconciliazione si rivelerà basilare in vista del successo che arriderà agli Elfi durante la terza battaglia, con la quale costringeranno Morgoth a vivere assediato per circa quattro secoli. Ancora una volta tuttavia il Doriath appare un po' defilato rispetto alle altre genti degli Eldar, infatti alla Mereth sono presenti solo due rappresentanti di re Thingol.

Vale infine la pena di ricordare il primo intervento di Ulmo in favore degli Elfi. All'epoca della Mereth Aderthad Finrod dimora già a Tol Sirion e riceve la visita di Turgon (S 137). Essi ricevono dal Vala un sogno premonitore e un avvertimento: devono trovare dei luoghi di forza nascosta, nell'eventualità che Morgoth travolga gli eserciti del nord (S 137). Su indicazione di Thingol, Finrod trova così le grotte nella valle del Narog, nelle quali sorgerà Nargothrond, mentre Ulmo stesso appare a Turgon indicandogli i luogo dove egli edificherà Gondolin (S 137-138). Cadute infatti le difese del nord, saranno questi due regni gli ultimi baluardi degli Eldar contro il potere di Morgoth, anche se purtroppo il loro potenziale sarà sfruttato solo in parte.


 

           
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