Storia politico militare della Terra di Mezzo
La Prima Era: guerre, armi e battaglie
di Giordano "Naerfindel" Gelmi

ome già detto, dopo la primavera del 455 le azioni di Morgoth contro gli Elfi continuano. La via più rapida per il Beleriand era costituita dal Passo di Sirion, passo che durante il poderoso attacco Morgoth non era riuscito a forzare. La pressione delle armate nemico su di essa è continua. Il passo è difeso dalla torre di Minas Tirith, che resiste fino al 457, quando a Tol Sirion si presenta Sauron, signore di magie e lupi mannari. Sauron assale Orodreth e conquista Minas Tirith, più con il terrore che con una vera e propria azione militare (S 192-193). Si manifestano ancora forze che sono al di là della portata degli Eldar, mostri creati da Morgoth e dallo stesso Sauron; è il caso dei mannari, bestie feroci abitate da tremendi spiriti imprigionati nei loro corpi (S 203). Da questo momento il passo viene chiuso e controllato da Sauron, e nessuno riesce più a passare; ora Morgoth e Sauron controllano la via d'accesso al Beleriand e sono a ridosso dei loro nemici. Orodreth trova rifugio nel Nargothrond, che accresce ancora il suo potenziale.

Le conseguenze della conquista del Passo di Sirion sono drammatiche per il Beleriand: era dai tempi della prima battaglia che gli Orchi potevano calare nel Beleriand dal Sirion, a ovest, e dal Celon e est, arrivando a ridosso del Doriath e devastando le contrade limitrofe. Allo stesso tempo lo Hithlum vede allungata la linea del fronte: non più solo il versante che dà su Ard-Galen ma anche tutta l'alta valle del Sirion (S 193).

A partire dal 457 sale alla ribalta il popolo di Haleth nel Brethil. Gli Orchi infatti, provenendo dal passo, avrebbero avuto accesso anche alla bassa valle del Sirion se non fosse per la resistenza degli Haladin ai guadi del Teiglin. Halmir tiene fede all'alleanza stipulata a suo tempo da Haleth con Thingol, ed infatti ricevette aiuto da parte dei Sindar che inviano un contingente guidato da Beleg. Grazie ad un'imboscata gli Uomini del Brethil e gli Elfi riescono a sterminare una legione di Orchi, i quali per il momento decidono di non tentare più la sorte. La marea nera si arresta dunque al Teiglin, e ciò è importante perché permette al Nargothrond, che non è direttamente minacciato, di radunare le forze (S 194-195). E' durante quella battaglia che Hurin e Huor, mentre infuria lo scontro presso il guado di Brithiach, restano tagliati fuori dal loro reparto, ma si salvano per l'intervento di Thorondor che li porta a Gondolin (S 195). I due fratelli informano Turgon che l'assedio ad Angband è infranto, ma il re non permette ai suoi guerrieri di partire per la guerra, ne ritiene che sia ancora l'ora di rivelare Gondolin (S 197).

Purtroppo, il caso di Hurin e Huor arriva alle orecchie di Morgoth, che comincia a far cercare Gondolin, perché la teme (S 197). Nonostante le recenti vittorie, il Vala Melkor è infatti turbato. Si rende conto servono nuove forze e non aveva valutato esattamente il valore dei Noldor né la potenza delle armi degli Uomini; inoltre anche i suoi eserciti hanno subito grosse perdite (S 198). E' importante sottolineare come Morgoth, in questa fase, non si sentisse ancora pronto per lo scontro decisivo, dubitando della vittoria (S 198). Il successo solo parziale della Bragollach doveva averlo messo sull'avviso. Inoltre egli sapeva che vi erano dei nemici temibilissimi sul suolo del Beleriand: non solo l'Alto Re Fingon, ma anche Finrod, re del Nargothrond, di cui sapeva poco e che disponeva di un altissimo potenziale, nonché Turgon, di cui Morgoth non sapeva proprio nulla così come della città di Gondolin.

Ciò non significa però rinunciare a tastare le forze del nemico. Nel 462 Morgoth rinnova l'assalto allo Hithlum. Si tratta di un attacco senza preavviso (RI 110) e si combatte furiosamente sui passi dell'Ered Wethrin e a Eithel Sirion, dove cade Galdor l'Alto, ma è suo figlio Hurin a guidare la riscossa e a scacciare gli Orchi che addirittura vengono inseguiti e massacrati in campo aperto, sull'Anfauglith (S 198, RI 89-90). Ma reparti di Orchi erano calati anche dai monti di Ferro, e riescono per la prima volta a ingaggiare battaglia anche nelle pianure dello Hithlum. Le cose si sarebbero messe male per Fingon e i Noldor, inferiori di numero e presi tra due fuochi, ad est e a nord, se non fosse stato per l'intervento degli Elfi delle Falas. Ancora una volta si rivela decisiva la rete di alleanze che lega tra loro i principi degli Eldalie. Le navi inviate da Cirdan risalgono infatti il fiordo di Drengist, e la schiera dei Falathrim piomba sui nemici da ovest, rompendo le linee nemiche. A questo punto sono gli Orchi ad essere presi tra due fuochi, e i Noldor possono ripartire all'attacco. La cavalleria svolge anche in questa occasione un ruolo decisivo: gli arcieri a cavallo inseguono infatti i nemici fino alle propaggini dei Monti di Ferro, facendone strage (S 198-199).


 

           
Home    |    Progetto Tolkien    |    Chi Siamo     |    Copyright    |    Aiuto   |   Scrivici
© 1999- 2004 Eldalie.it Spazio Offerto da Gilda Anacronisti