Storia politico militare della Terra di Mezzo
La Prima Era: guerre, armi e battaglie
di Giordano "Naerfindel" Gelmi

a comparsa degli Uomini e il loro arrivo nel Beleriand è un fatto nuovo che segna un punto a favore degli Elfi nella lotta contro Morgoth. Come viene ribadito più volte nelle cronache dell'era antica, gli Elfi si stupivano infatti di come gli Uomini potessero fare sì gran gettito di una vita così breve. Il primo ad incontrare gli Uomini è Finrod, il quale nel 310 si imbatte nella gente di Beor nelle terre dell'Ossiriand e gli invita successivamente a stabilirsi nell'Estolad.

Fin da subito gli Eldar allacciano rapporti amichevoli con gli Edain, essendo curiosi di vedere i Secondogeniti. Ma gli Eldar si rendono anche conto quanto i figli degli Uomini siano forti e in essi ripongono grandi speranze, dato che le loro genti erano numerose. Gli Uomini della Casa di Hador erano ad esempio un popolo di grande forza e statura (S 183). Dal canto loro gli Uomini sono affascinati degli Elfi e desiderano combattere l'ombra che aveva perseguitato i loro avi. Avviene così che migliaia di Uomini abbandonano l'Estolad per entrare al servizio degli Eldar (S 176); soprattutto i giovani per un certo periodo prestavano servizio negli eserciti dei re degli Elfi (S 182).

Nel 365 circa, si tiene nell'Estolad un concilio degli Uomini: nonostante le divisioni interne, favorite dalle menzogne dei servi di Morgoth, gran parte degli Edain decide di dare manforte agli Eldar nello sconfiggere il male e porlo d'assedio. Secondo alcuni capi degli Edain era stato infatti il fato a condurli fino alle terre degli Elfi per aiutarli e dare manforte contro il comune nemico (S 178-179). Da quel momento dunque, e sempre più, gli Uomini e gli Elfi avrebbero combattuto fianco a fianco contro Morgoth, il quale dovette imparare ben presto a temere i nuovi venuti. Da principio gli Uomini servono i sovrani degli Elfi, poi questi decidono che è meglio che gli Edain abbiano a disposizione delle terre dove vivere la propria vita, governati da capi della loro razza, i quali li avrebbero poi condotti alla guerra, come alleati degli Eldar ma comandati da propri signori (S 182).

Thingol è l'unico dei sovrani degli Elfi a non accogliere favorevolmente gli Uomini: egli era turbato da sogni circa la loro venuta, probabilmente a causa della futura venuta di Beren, e decide pertanto di non farli entrare nel suo regno (S 177). Solo quando Haleth e la sua gente si stabiliscono nella foresta di Brethil egli mostra un atteggiamento più aperto nei confronti degli Uomini, su consiglio di Finrod. Fu così che tra i Sindar del Doriath e il popolo di Haleth si stabilisce un'alleanza: questi ultimi avrebbero infatti vigilato sui guadi del Teiglin, impedendo agli Orchi di penetrare nei boschi che Thingol reclamava come suoi, anche se erano al di fuori della cintura di Melian (S 181). Quest'alleanza si sarebbe rivelata in tutta la sua importanza soprattutto nel periodo successivo alla Nirnaeth Arnoediad.

Morgoth dal canto suo non perde tempo e cerca subito di sopraffare i nuovi venuti, tanto più che non riesce ad estraniare gli Uomini dagli Elfi nemmeno con le menzogne e l'inganno (S 179). Decide dunque di usare le maniere forti. Nel 375 si registra un'incursione di Orchi nel Beleriand orientale: la scorreria è diretta contro gli Haladin. Per una volta gli Orchi riescono nella loro manovra di eludere l'assedio di Angband, calando dai passi dei Nani dell'Ered Lindon e piombano sugli Haladin, facendone strage (S 179). L'assedio all'improvvisato campo di Haldad dura sette giorni, finché non interviene Caranthir che cala dal nord e getta i nemici nel Gelion (S 180).

Sempre a quel periodo dovrebbe risalire un'altra imboscata che gli Orchi tendono ai Nani, della quale si trova accenno però solo ne I Racconti Incompiuti (RI 109-110). Pur regnando una lunga tregua, i nemici non rinunciano a rapide incursioni. Sorprendono così il signore dei Nani, Azaghal, lungo la strada dei Nani nel Beleriand Orientale che, come ricordato, era meno naturalmente difeso rispetto ad altre zone. Maedhros riesce però a salvare Azaghal, il quale lo ricompensa con il dono dell'Elmo di Drago, passato poi a Fingon e più tardi conosciuto come l'Elmo di Hador.

Nel frattempo Fingolfin, considerando che i Noldor erano diventati numerosi e si erano rafforzati grazie all'apporto dei valenti Uomini, e che i regni elfici prosperavano, riconsidera l'idea di un nuovo assalto. Il pericolo infatti è sempre presente e Morgoth trama nell'ombra. All'idea però sono favorevoli solo i Feanoriani e Angrod ed Aegnor, gli unici che vivono a contatto con il pericolo rappresentato da Thangorodrin (S 185). Ed è proprio il colpo del nemico, da essi tanto temuto, che cala improvviso e devastante.


 

           
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