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ilbo non era uno hobbit comune. Sua madre era Belladonna Tuc, e si dice che i Tuc avessero l'aspetto di ‘fata' poiché in essi scorreva sangue elfico. Ciò non è vero, ma prima che i Tuc (i Tuc sono in gran parte Paloidi) si stabilissero nella Contea erano molto amici degli elfi.

“I Paloidi, infine, chiari di pelle e di capelli, erano i più alti e magri; essi amavano i boschi e le foreste. […] I Paloidi, ramo nordico degli Hobbit, erano i meno numerosi. Erano molto più amici degli Elfi di quanto non lo fossero gli altri hobbit¹, dotati per le lingue e per il canto piuttosto che per l'artigianato, preferivano la caccia all'agricoltura. Dopo aver valicato le montagne a nord di Gran Burrone e costeggiato il Fiume Bianco, giunsero nell'Eriador dove si mescolarono presto alle altre due razze; ciò nonostante, essendo più spericolati e avventurosi, furono spesso loro a comandare i clan dei Pelopiedi e degli Sturoi. Le grandi famiglie, quali i Tuc e i Signori di Buck, si distinguevano, all'epoca di Bilbo, per il forte temperamento paloidiano.”

[Prologo, pp. 27-28]

Come si può ben vedere, Bilbo non era uno hobbit ‘comune', non tanto quanto amava pensare. Gandalf ‘sentì' che egli era più coraggioso degli altri hobbit e decise che Bilbo si sarebbe unito a Thorin e alla sua compagnia. Gandalf (e molti altri) considerarono Bilbo e Frodo come i migliori hobbit di tutta la Terra di Mezzo.

Gandalf non disse mai esplicitamente perché aveva scelto il povero Bilbo per unirsi a lui e ai nani nella loro spedizione. Essendo saggio e orgoglioso decise di non spiegare le sue ragioni a nessuno.

“Certo che c'è un segno.” Disse Gandalf. “Ce l'ho messo io stesso. Per ottime ragioni. Mi avevate chiesto di trovare un quattordicesimo uomo per la vostra spedizione, e io ho scelto il signor Baggins. Se solo qualcuno si permette di dire che ho scelto l'uomo sbagliato o la casa sbagliata, potete restare in tredici e avere tutta la sfortuna che vi pare o tornarvene a scavare carbone!”.

Sgridò Gloin con tanta ira che il Nano si rannicchiò tutto in fondo alla sedia; e quando Bilbo tentò di aprir bocca per fare una domanda, si girò verso di lui, lo guardò severamente aggrottando le irsute sopracciglia, finché Bilbo non serrò la bocca con uno scatto. “Così va bene” disse Gandalf. “Smettiamola di litigare. Ho scelto il signor Baggins e questo dovrebbe essere più che sufficiente per tutti voi. Se io dico che è uno Scassinatore, Scassinatore è, o lo sarà al momento opportuno. È più in gamba di quanto voi non possiate indovinare, e assai di più di quanto egli immagini. Mi auguro che possiate tutti sopravvivere per ringraziarmi ancora. Adesso Bilbo, ragazzo mio, va' a prendere la lampada e illuminiamo un po' questa! ”

[ Lo hobbit , “Una riunione inaspettata”, pag. 54]

Perciò nessuno può dire di sicuro perché lo ha fatto, ma si può affermare che, oltre ogni dubbio, egli ‘sentì' che Bilbo era l'uomo giusto per quel lavoro.

Commento a cura di Augustus Bartran

Voi avete un sito fantastico, il migliore che ho visto, riguardante il Grande Tolkien e desidero scrivere un commento, se lo gradite, sul vostro saggio concernente la scelta di Gandalf ricaduta su Bilbo nell'accompagnare Thorin. Il seguente contributo è buono nel complesso, ma non credo sia indirizzato completamente alla sua pubblicazione come dovrebbe.

Nei Racconti incompiuti , il capitolo “La cerca di Erebor” parla di questo problema. La cerca di Thorin della Montagna Solitaria gioca una piccola parte nei più vasti piani di Gandalf. Sauron (chiamato ne Lo Hobbit solo il Negromante) si è insediato nel Mirkwood e Gandalf teme che possa servirsi di Smaug per scopi malvagi in tutto il territorio.

“Di questo, Sauron poteva servirsi con effetti spaventosi. Spesso mi dicevo: ‘Devo trovare il modo di sistemare Smaug…'”

[Racconti incompiuti, pag. 426]

Dunque, egli aiutò ed incoraggiò la missione di Thorin. Ma sapeva che i Nani da soli avrebbero fallito. Gandalf si era molto interessato ad un luogo conosciuto come la Contea, all'erba pipa, ma anche alla gente che vi risiedeva. Nello stesso capitolo egli discute del suo interesse per Bilbo.

“Non so perché, già molto prima ero stato attratto da Bilbo, fin da quand'era bambino e poi un giovane Hobbit: quando lo avevo visto l'ultima volta non era ancora in età adulta, ma da allora m'era sempre rimasto nella mente, con il suo entusiasmo e i suoi occhi lucenti, il suo amore per le storie e le domande sul vasto mondo fuori dalla Contea.”

[Racconti incompiuti, pag. 427]

Gandalf naturalmente conosceva l'agilità e l'abilità degli hobbit nel muoversi silenziosamente e di sparire dalla vista velocemente (quest'abilità poteva essere paragonata solo a quella degli Elfi e Gandalf avrebbe avuto difficoltà a trovare un elfo disposto a condurre una banda di nani e vice versa) come Gandalf afferma in “La cerca di Erebor”.

“E all'improvviso, nella mia mente, queste tre cose si unirono: il grande Drago con la sua brama, il suo udito e l'olfatto acuti; i tozzi Nani con i loro pesanti stivali e il loro annoso rancore; e i veloci Hobbit dal piede leggero, che ardevano dal desiderio (così mi pareva) di vedere il vasto mondo.”²

[Racconti incompiuti, pp. 427-428]

Gandalf comprese che la missione necessitava di furtività che semplicemente i Nani non possedevano, poiché camminavano con passo pesante senza rendersi conto del clamore che provocavano. Anche Yavanna, moglie di Aulë, creatore dei Nani, predisse che non avrebbero avuto molta cura nelle cose (Avrei voluto riportare la citazione ma la mia copia del Silmarillion è sparita). Piuttosto, vediamo ripetutamente risplendere le abilità dello hobbit ne Lo hobbit: l'incontro con i Troll, la fuga dalla tana di Gollum, l'appostamento nella sala degli elfi silvani, ed infine, il primo confronto con Smaug. A parte tutto questo, Gandalf aveva una inconscia premonizione del ruolo che avrebbe avuto nella scoperta dell'Unico Anello. Ad ogni modo, il vecchio Bilbo ha fatto la sua parte meglio di chiunque altro.

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Ancora io, e dopo una rilettura ho scoperto di non aver menzionato alcune cose nel mio commento. Apprezzerei molto se consideraste la seguente come una continuazione del mio commento su Bilbo e i Nani…

Gandalf, sembra, cercava uno hobbit ancor prima di pensare a Bilbo. Giunse nella Contea alla ricerca di un compagno per Thorin ed iniziò a chiedere in giro di qualche hobbit. Trovò presto quello che stava cercando: uno hobbit desideroso di avventure (una cosa molto rara). Sentì parlare di Bilbo e delle sue strane attitudini e ne rimase colpito.

“Non appena misi piede in questa, me ne giunsero notizie [Bilbo]: a quanto pare, era un tipo che faceva parlare di sé. I suoi genitori erano tutti e due morti, prematuramente per gente della Contea, verso gli ottanta; e Bilbo non s'era mai sposato. Dicevano che fosse già allora un pochino strambo: per giorni se ne andava chissà dove tutto solo, e capitava di vederlo parlare con stranieri, persino con Nani.”

[Racconti incompiuti, pag. 427]

Non solo Nani, pare, ma anche Elfi come intuì chiedendo di lui a Holman il giardiniere:

“È ripartito. E uno di questi giorni se ne andrà per sempre, se non ci sta attento. Quando stava per partire gliene ho chiesto il perché, e quando sarebbe tornato. E lui: Non lo so , mi fa; quindi mi guarda in modo strano. Dipende se incontro qualcuno, Holman , mi dice. Domani è il Capodanno degli Elfi!”

[Racconti incompiuti, pag. 428]

Così Gandalf completò la compagnia per l'Erebor, in mente sua pensò che Thorin ne sarebbe stato persuaso. Trovò il suo hobbit in cerca di avventure e completò la compagnia dell'Erebor.

 

1)N.d.t. ho notato che questa frase in italiano è stata completamente saltata, almeno nella mia edizione Rusconi del 1984!!

2) N.d.T. ho forzatamente lasciato la traduzione italiana ma c'è un errore: non sono GLI hobbit (plurale), ma lo hobbit (quindi, singolare) dal piede leggero; infatti si riferisce solo a Bilbo, non a tutti gli hobbit. Come detto in precedenza era solo lui a desiderare di conoscere il ‘vasto mondo fuori dalla Contea'.

 

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