Storia politico militare della Terra di Mezzo
La Prima Era: guerre, armi e battaglie
di Giordano "Naerfindel" Gelmi

assano quasi 100 anni, dopo la Dagor Aglareb, prima che Morgoth sferri un nuovo attacco ai Noldor. Ancora una volta l'Oscuro signore cerca di prendere di sorpresa i suoi avversari. Le sue orde infatti non calano attraverso Ard-Galen come era sempre avvenuto fino ad allora.

Nel 155 un'armata di Morgoth passa a nord dello Hithlum, aggirandolo, attraverso i Monti di Ferro, per poi calare sulle coste del Beleriand dagli Ered Lomin, giungendo così nella piana del Lammoth, sulla stessa pista seguita da Fingolfin giunto dal Ghiaccio Stridente. L'armata di Orchi non è molto numerosa e tutto si gioca sul fattore sorpresa: l'esercito nemico cerca infatti di penetrare nello Hithlum attraverso il fiordo di Drengist (S 139). Gli Orchi vengono però avvistati in tempo, segno che gli Elfi vigilavano anche in quella zona, così Fingon può piombare loro addosso dalle alture del fiordo e buttare i nemici in mare (S 140).

Dato che sia la schiera dei nemici, sia quella dei Noldor, che respinge gli Orchi, non erano numerose, la battaglia del fiordo di Drengist non è menzionata nelle grandi battaglie, eppure ha delle conseguenze di grande portata. Morgoth infatti comincia a rendersi conto che gli Orchi da soli non possono reggere il confronto con i Noldor, che si sono rivelati avversari più duri del previsto. Da questo momento Morgoth comincia a pensare a nuovi espedienti e a nuove creature da gettare nella mischia per riuscire ad avere la meglio sugli Eldar (S 140). Si tratta di una politica che alla lunga si rivelerà infatti nefasta per gli Elfi e i loro alleati. E non è un caso l'attacco successivo sia portato da Glaurung, padre dei Draghi.

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