Storia politico militare della Terra di Mezzo
La Prima Era: guerre, armi e battaglie
di Giordano "Naerfindel" Gelmi

li esuli di Gondolin, tristi resti di una città bella e popolosa, sostano per qualche tempo presso gli Stagni del Crepuscolo e la Terra dei Salici (RP 242), poi ripartono verso sud, condotti da Tuor. Giungono così in Arwernien dove dimorano da qualche anno i Sindar esuli del Doriath. Alle foci del Sirion si riunisce dunque un popolo elfico, fusione di diverse stirpi, comprendente Noldor, Sindar e gli Elfi delle Falas stanziati sulla vicina isola di Balar.

Quando sull'isola di Balar giunge la notizia della caduta di Gondolin e della morte di Turgon, Gil-Galad viene nominato Alto Re degli Elfi nella Terra di Mezzo (S 307). Gil-Galad e Cirdan non mancano di prestare aiuto a Tuor e a suo figlio Earendil. I rapporti tra Balar e il popolo di Arwernien sono ottimi, inoltre a suggellare l'unione delle stirpi degli Elfi vi è il matrimonio di Earendil con Elwing (S 309). Si crea dunque una situazione di convivenza tra stirpi diverse che caratterizzerà anche le ere successive, quando vi sorgeranno regni comprendenti Noldor, Sindar ed Elfi Silvani. Ma in quelle terre trovano ovviamente scampo anche gli Edain, in particolar modo i superstiti delle Tre Case che, saputo del piccolo regno formatosi alle bocche del Sirion, non esitano a recarsi là per trovare rifugio. Tuor e Idril governano quelle genti fino al 525 circa, quando, avvertendo la stanchezza del mondo, decidono di far vela verso l'Ovest (S 308). Da quel momento Earendil e Elwing divengono i signori del popolo di Arwernien.

Tuttavia nemmeno in quest'ora estrema gli Eldar riescono a restare uniti. Morgoth stesso è convinto che col tempo la congiura e l'inganno avrebbero travolto pure il popolo di Arwernien (S 307). Cosa che purtroppo avviene nel 538, quando si compie il terzo scontro fratricida che oppone Elfi ad Elfi; a promuoverlo sono ancora i figli di Feanor. Vero è che Maedhros è ora restio all'azione, essendosi pentito per quanto accaduto nel Doriath. Aveva pertanto inviato a Earendil messaggi di amicizia, ma non aveva potuto astenersi dal richiedere il Silmaril di Elwing. I continui rifiuti alla restituzione della gemma portano i figli di Feanor a radunarsi nuovamente e ad attaccare. Si compie così il terzo massacro tra Elfi, con lo sterminio del popolo di Arvernien. Nelle fila dei Feanoriani però serpeggia il turbamento per quel che sta accadendo; si verificano anche dei tradimenti e alcuni finiscono col combattere a fianco degli assaliti. Pochi sono i superstiti tra la gente di Earendil, che in quel frangente è lontano per mare, ma il Silmaril è salvo grazie a Elwing. Troppo tardi Gil-Galad arriva da Balar con la flotta per prestare aiuto; all'Alto Re non resta che condurre i superstiti con sé a Balar (S 310).

Con l'episodio della strage alle foci del Sirion si chiude di fatto la storia di Eldar ed Edain nel Beleriand. Le genti libere convergono infatti all'isola di Balar da dove assisteranno all'ultima fase della I Era, la Guerra d'Ira. Earendil, ritrovata Elwing, decide far vela verso Ovest e di farsi portavoce di Uomini e Elfi presso i Valar. Grazie al Silmaril perviene in Aman e, lì giunto, ottiene per le genti del Beleriand il perdono dei Valar, che scatenano l'attacco contro Morgoth.

La Guerra d'Ira vede dunque in campo i Valar stessi, come ai tempi della primavera di Arda, i Vanyar e i Noldor di Tirion guidati da Finarfin; i Teleri di Alqualonde si limitano a mettere a disposizione la flotta ma non sbarcano nella Terra di Mezzo (S 315). Gli Uomini delle Tre Case combattono coi Valar, ma alla contesa non partecipa nessuno dei Noldor in esilio; il popolo di Uldor è col nemico, a perpetuare un tradimento che approfondisce la distanza tra gli Elfi e gli Uomini in generale. Molto significativa una nota relativa all'esercito di Morgoth, il quale era tale che l'Anfauglith non bastava a contenerlo (S 316). Basta forse quest'accenno per capire quale fosse il potenziale del Vala decaduto. Dai pochi accenni presenti sembra però di capire che Morgoth aveva molto migliorato il proprio potenziale bellico, anche come qualità. Si attesta infatti nella Guerra d'Ira il primo impiego dei Draghi alati (S 316-317), creature che se fossero state pronte prima avrebbero permesso, solo per fare un esempio, di individuare Gondolin con estrema facilità. Per non parlare di quanto sarebbe stato facile seminare il panico nelle schiere nemiche una volta occupato lo spazio aereo. Memorabile lo scontro tra Earendil e il drago Ancalagon, il più grande e potente dei Draghi di Morgoth, con la sconfitta di quest'ultimo. In questa fase infatti gli espedienti di Morgoth non li impediscono di essere sconfitto. E con il nuovo incatenamento di Melkor e la distruzione del Beleriand termina la I Era e la prima parte della nostra trattazione.

 

 

           
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