Storia e cronologia completa di Númenor
di Stephen Geard -
adattamento e cura di Gianluca Comastri

Le origini di Númenor

úmenor è un regno insulare di cui si narra negli scritti del prof. J.R.R. Tolkien. Venne in essere all'inizio della Seconda Era della Terra di Mezzo come ricompensa data agli Edain che avevano combattuto contro Morgoth nella Prima Era.
La storia della Prima Era è la storia della lunga serie di sconfitte subite dagli Eldar (gli Elfi) e dagli Edain (gli Uomini, o, in questi tempi politicamente corretti, gli umani) da parte di Morgoth e dei suoi eserciti. Sconfitte che alla fine furono ribaltate quando Eärendil il Marinaio (accompagnato da sua moglie Elwing) mosse verso l'Antico Occidente, a Valinor, per supplicare l'aiuto dei Valar (le Potenze, o gli dèi). Nella susseguente Guerra d'Ira Morgoth fu battuto, catturato ed espulso dal mondo. Tuttavia Sauron il Maia , principale luogotenente di Morgoth, evitò la cattura e rimase attivo nella Terra di Mezzo.
Come ricompensa per le loro sofferenze nella lunga lotta i Valar permisero agli Eldar di salpare per Valinor (sebbene molti scegliessero di rimanere nella Terra di Mezzo). Per gli Edain, i Valar innalzarono l'isola di Númenor, a metà strada tra Valinor e la Terra di Mezzo.
Il primo re di Númenor fu Elros, figlio di Eärendil ed Elwing, che erano ambedue mezzelfi[1]. Al termine della Prima Era ai mezzelfi fu data la scelta riguardo a quale razza desiderassero essere annoverati. Eärendil delegò la scelta a sua moglie ed ella scelse di appartenere agli Eldar, così egli scelse allo stesso modo. Nella Terra di Mezzo, il loro figlio Elros scelse di essere un Uomo e condusse gli Edain a Númenor. Elrond, suo fratello, scelse di essere un Elfo e rimase nella Terra di Mezzo, dove divenne il principale consigliere di Gil-galad, l'Alto Re degli Elfi della Terra di Mezzo.
Ai Dúnedain, come venivano chiamati i Númenóreani, i Valar concessero una vita della durata tre volte superiore a quella degli uomini minori; e ad Elros soltanto fu concesso di vivere fino a 500 anni.

La geografia di Númenor

L'isola di Númenor aveva grosso modo la forma di una stella a cinque punte. La regione centrale si distendeva per circa 400 chilometri, e ognuna delle cinque penisole (le punte delle stelle) si estendeva più o meno della stessa distanza. Al centro dell'isola era il monte Meneltarma (il Pilastro del Cielo). La Città dei Re era Armenelos, alle pendici sudorientali del monte. La città più vasta, e il porto principale, era Rómenna, all'inizio di un lungo fiordo che separava le penisole orientale e sudorientale. Andunië, un'altra grande e importante città portuale, era situata nel lontano nord-ovest dell'isola.

La storia di Númenor

La storia di Númenor è troppo lunga e complessa per descriversi adeguatamente qui. I lettori possono far riferimento agli scritti di Tolkien, specialmente l'Akallabêth (Il Silmarillion). Tuttavia essa può riassumersi in un lungo periodo iniziale di pace seguito da crescente potere, crescente superbia ed una accresciuta paura della morte, che culminò nel blasfemo tentativo di Ar-Pharazôn di carpire l'immortalità con la forza - invadendo Valinor.
Per comprendere la Caduta di Númenor è necessario capire la visione della morte negli scritti di Tolkien. I Valar erano esseri spirituali e perciò immortali. Gli Eldar erano esseri fisici, ma anch'essi erano immortali (potevano essere uccisi, ma non potevano morire di morte naturale né soccombere alla malattia). Gli Edain, essendo Uomini, erano - ovviamente - mortali. Quando l'orgoglio dei Dúnedain crebbe, essi presero ad invidiare la lunga vita degli Eldar. Questa invidia s'accrebbe nel tempo fino a divenire odio di tutto ciò che era elfico, ed ebbe come risultato la persecuzione di quei Númenóreani che mantenevano i contatti con gli Eldar ("i Fedeli"). Tale orgoglio e paura finirono per provocare la fine di Númenor.
All'inizio del regno di Ar-Pharazôn, Sauron (o Zigûr, come veniva chiamato in Adûnaic) reclam ò il titolo di Re degli Uomini della Terra di Mezzo, e risolse di scacciare i Númenóreani dalla Terra di Mezzo e, se possibile, persino di distruggere Númenor stessa. Il superbo Ar-Pharazôn rispose alla sfida menando un'enorme flotta nella Terra di Mezzo, e pretendendo che Sauron venisse a giurargli fedeltà. Sauron venne - vedendo che il potere di Númenor era molto maggiore di quel che credesse. Ar-Pharazôn riportò Sauron a Númenor da prigioniero. Tuttavia, una volta arrivato, Sauron da prigioniero giunse in breve tempo a divenire il principale consigliere del Re e Gran Sacerdote - spingendo i Númenóreani verso l'adorazione di Morgoth.
Quando Ar-Pharazôn era ormai vecchio e vedeva la morte avvicinarsi, Sauron sferrò il suo colpo da maestro. Egli convinse il Re che avrebbe potuto conquistare l'immortalità con la forza invadendo Valinor. Ma, quando Ar-Pharazôn sbarcò a Valinor, i Valar misero da parte la loro guardiania del mondo e s'appellarono a Ilúvatar (Dio Creatore, Dio Onnipotente). Ilúvatar rispose cambiando la forma del mondo, e distruggendo Númenor e le sue navi. Ar-Pharazôn e i suoi uomini che erano effettivamente sbarcati a Valinor furono sepolti da un terremoto. Inoltre Ilúvatar sottrasse Valinor ai confini del mondo e la trasferì in "un'altra dimensione", così che in seguito essa potesse essere raggiunta dalle navi degli Eldar, ma non degli Uomini.

Le lingue di Númenor

Inevitabilmente, chiunque dica alcunché circa gli scritti di Tolkien deve riferire circa la lingua. Questo è particolarmente vero per Númenor, poiché tre lingue venivano usate sull'isola: il Quenya, il Sindarin e l'Adûnaico.

  • Il Quenya era la lingua degli Alti Elfi dell'Ovest (cioè Valinor). Esso fu portato nella Terra di Mezzo dai Noldor (uno dei tre clan degli Elfi) quando vi tornarono per inseguire Morgoth all'inizio della Prima Era. Tuttavia, per varie ragioni, una volta giunti nella Terra di Mezzo i Noldor abbandonarono in larga parte il Quenya in favore del Sindarin. Il Quenya fu portato a Númenor dagli Edain come lingua di antica sapienza e tradizione. Non era parlato a Númenor, ma era usato per formare i nomi ufficiali di luoghi e persone importanti. Ad ogni modo, questi luoghi e persone avevano usualmente anche nomi in Sindarin e/o in Adûnaico, spesso con lo stesso significato dei nomi in Quenya. A meno che non sia indicato altrimenti i nomi che appaiono nella tabella della seconda parte sono in Quenya.
  • Il Sindarin era originariamente la lingua degli Elfi Grigi del Beleriand (una regione nel nord-ovest della Terra di Mezzo). Tuttavia divenne la lingua franca di tutti gli Elfi della Terra di Mezzo durante la Prima e la Seconda Era. Finchè non venne messo al bando era ampiamente parlato a Númenor - specialmente nella zona nordoccidentale circostante la città di Andúnië.
  • L'Adûnaico traeva le sue origini dalla lingua Umanica (degli umani) originariamente parlata dagli Edain prima che entrassero nel Beleriand durante la Prima Era. Perciò non era una lingua elfica, ma venne comunque significativamente influenzata dal Sindarin. Fu sempre ampiamente parlato a Númenor, in maniera crescente allorquando i Númenóreani iniziarono ad odiare tutto ciò che era elfico. Dai giorni 0di Ar-Adûnakhôr in poi essa fu l'unica lingua che era consentito insegnare. L'Ovestron, la Lingua Corrente della Terra di Mezzo alla fine della Terza Era (la lingua tradotta con l'inglese nel Signore degli Anelli), discendeva in buona parte dall'Adûnaico.
Il nome Númenor è un adattamento all'inglese (e probabilmente all'Ovestron) del Quenya Númenórë, che significa "terra occidentale". L'equivalente Adûnaico era Anadûnê, Ovesturia in Ovestron tradotto. L'equivalente Sindarin (con ogni possibilità Dunador) non è mai usato, il che indica che i parlanti Sindarin usavano il nome Quenya. L'isola, diversamente dal regno, era spesso chiamata Andor, una parola Quenya (o Sindarin) che significava "terra di dono". L'equivalente Adûnaico era Yôzâyan. Dopo la sua distruzione, essa fu sovente chiamata Atalantë ("la Caduta" in Quenya), che in Adûnaico è Akallabêth.
I nomi dei Re con il prefisso "Tar-" sono tutti Quenya ("Tar" significa Alto Re). Fu a partire dal regno del diciottesimo Re, Tar-Calmacil, che divenne pratica comune che il nome del Re venisse pronunciato in Adûnaico. Peraltro i cittadini di rango minore acquisirono nomi in Adûnaico da molto prima. Invero, è probabile che proprio dall'inizio vi fossero persone comuni che non parlavano altra lingua che non l'Adûnaico. Il ventesimo Re, Ar-Adûnakhôr, fu il primo a prendere lo Scettro con un titolo in Adûnaico, anche se per ragioni di superstizione essi continuarono a vergare un nome in Quenya nei Rotoli.
I Re precedenti avrebbero preso nomi in Adûnaico - anche se non furono mai usati durante i loro regni, essi sarebbero stati adoperati nella storiografia posteriore.

I Re di Númenor

In tutto vi furono venticinque Sovrani di Númenor, comprese tre Regine regnanti. Il primo Re, come sopra menzionato, fu Elros figlio di Eärendil ed Elwing. Egli visse così a lungo che, al momento della sua morte, suo figlio Vardamir era già molto anziano. Perciò Vardamir consentì a passare immediatamente lo Scettro a suo figlio Amandil. Cionondimeno Vardamir è considerato il secondo Re, e si ritiene che abbia regnato per un anno. Dopo Vardamir, fino al regno di Tar-Atanamir, tutti i Re lasciarono lo Scettro ai loro eredi prima della morte.
Inizialmente la legge era tale per cui lo Scettro passava solo ai discendenti maschi di Elros (primogenitura maschile). Perciò Tar-Meneldur successe a Tar-Elendil, anche se aveva due sorelle maggiori. Alla fine la legge fu cambiata, così che lo Scettro passasse al figlio maggiore del Re, senza badare al sesso (primogenitura semplice). Questo cambiamento può aver avuto corso in diverse fasi. Certamente Tar-Aldarion, che non aveva figli maschi, cambiò la legge in modo che sua figlia Ancalimë potesse succedergli, ma dopo di quello i dettagli dei successivi cambiamenti della legge sono molto confusi. Si deve ricordare che ben pochi documenti Númenóreani sopravvissero alla Caduta, e che le storie della Terra di Mezzo di Tolkien sono narrate dalla prospettiva di coloro che vivevano alla fine della Terza Era e all'inizio della Quarta - circa 3.500 anni dopo la Caduta.
Il simbolo del rango dei Re era uno Scettro (del quale non è rimasta alcuna descrizione). Ar-Pharazôn lo portò con sé quando sbarcò a Valinor, così fu sepolto insieme a lui. La spada dei Re era Aranrúth, originariamente la spada di Thingol del Doriath - presumibilmente anch'essa rimase sepolta insieme ad Ar-Pharazôn. Altri importanti cimeli dei Re erano l'Ascia di Tuor e l'Anello di Barahir. Solo l'Anello sopravvisse alla Caduta, poiché Tar-Elendil lo dette a sua figlia Silmariën, e così esso passò nelle mani dei Signori di Andúnië. Elendil lo riportò nella Terra di Mezzo, dove divenne un cimelio dei Re di Arnor.
Il simbolo del potere dei Signori di Andúnië era pure uno scettro, lo Scettro di Andúnie. Esso viene descritto come una "verga d'argento", forse fatta di mithril[2]. Elendil lo portò nella Terra di Mezzo, dove divenne il simbolo del potere dei Re di Arnor. Era perciò noto come lo Scettro di Annúminas, dal nome della città capitale di Arnor. Quando Elrond lo dette a Re Elessar alla fine della Terza Era, si riteneva che fosse il più antico oggetto fatto dagli Uomini e conservato nella Terra di Mezzo[3].

Cronologie (segue)


[1] Eärendil era figlio di Tuor e Idril. Tuor era un Uomo, Signore della Terza Casata degli Edain; e Idril Celebrindal era un'Elfa, figlia di Turgon, Re di Gondolin.
Elwing era figlia di Dior, figlio di Beren e Lúthien. Beren era un Uomo, Signore della Prima Casata degli Edain; e Lúthien era un'Elfa, figlia di Thingol, Re del Doriath.


[2] Il mithril si trovava a Númenor (RI). L'affermazione di Gandalf che si trovava a Moria "unico luogo al mondo" (ISdA) indubbiamente si riferisce al mondo accessibile ai Nani, cioè la Terra di Mezzo - Arda con l'esclusione di Númenor e Valinor.

[3] Ovviamente nella Terra di Mezzo esistevano ancora oggetti fatti dagli Elfi e dai Nani che erano molto più antichi. Andúril, la spada di Re Elessar, era più antica - forgiata dal fabbro dei Nani Telchar di Nogrod durante la Prima Era. Allo stesso modo, le spade Glamdring e Orcrist (nonché Pungolo) furono forgiate a Gondolin durante la Prima Era. L'anello di Barahir indossato da Re Elessar era ancora più antico - forgiato a Valinor e portato nella Terra di Mezzo da Finrod Felagund.

Sitografia

A History and Complete Chronology of Númenor, di Stephen Geard

 

           
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