J. R. R. Tolkien: "Il Signore degli Anelli" - Mitologia, Filosofia, Allegoria
"Facharbeit" - Saggio di Manuel Steiner, scritto nel ´00 p.r.i.

l compendio dei contenuti che vado a fornire col presente documento è una necessaria base per una comprensione di questo saggio, sebbene non possa né coprire l'intero libro dettagliatamente, né formare una base per critica seria. Per quest'ultima, la completa ed attenta lettura del romanzo è inevitabile.

La Compagnia dell'Anello
La storia inizia nella Contea, un'area rurale, idilliaca, nella quale a Frodo, un hobbit - il loro proprio vocabolo nativo per halfling -, erede di suo zio Bilbo, è rivelato da Gandalf, lo stregone,dei poteri celati dell'anello ereditato. È un anello di estrema potenza, forgiato dal signore di tutti i mali, Sauron, ed un gingillo capace di concedergli, lui che si era appena schiodato nuovamente dal confino, il potere di conquistare il mondo e ridurlo in cenere. Tre anelli benigni e nove maligni possono essere controllati dall'unico Anello dominante, ma siccome l'Anello corrompe e seduce coloro che gli sono appresso, e siccome esso tende al suo padrone, l'Oscuro Signore, la sola possibilità è di distruggerlo laddove fu creato, nel Monte Fato, nel profondo di Mordor, la terra d'ombra del nemico. Frodo viaggia, per tutto il tempo perseguitato e ricercato dai neri cavalieri del nemico, assieme ai suoi compagni hobbit Samvise, Peregrino e Meriadoc, cui più tardi si congiunge il misterioso ramingo Aragorn, chiamato Grampasso, alla volta di Gran Burrone.
Ivi, durante il concilio di Elrond Mezzelfo, Frodo accetta il compito di viaggiare fino a Mordor; e la compagnia formata da Gandalf, Frodo, Sam, Pipino, Merry, Aragorn, Legolas l'elfo, Gimli il nano e Boromir di Gondor, la terra più prossima a Mordor, parte. Sul loro cammino verso l'incantato bosco Elfico di Lórien, essi perdono Gandalf in un combattimento contro un demone nelle miniere di Moria nel cuore delle Montagne Nebbiose. Aragorn agisce come loro leader d'ora innanzi e la compagnia si ristora in Lórien e si sposta lungo il fiume Anduin in barca. Su di un'isola nel fiume, Boromir tenta di convincere Frodo a dargli l'anello, e quando egli lo assale, Frodo fugge dalla compagnia, seguito da Sam. Boromir è ucciso immediatamente in seguito dagli orchi nel difendere i rimanenti due hobbit, che sono catturati e portati via.

Le Due Torri
Durante una zuffa fra Orchi, Merry e Pipino fuggono nella foresta di Fangorn, ove con l'aiuto dell'Ent -una creatura-albero- Barbalbero, essi sono in grado di provocare il levarsi della foresta e l'attacco a Isengard, la fortezza dell'infido stregone Saruman. A tutta prima, Aragorn, Legolas e Gimli incontrano cavalieri di Rohan, e più tardi il redivivo Gandalf in nuovo splendore. In Edoras, essi scuotono il Re del Mark, Théoden, dall'influenza di Gríma Vermilinguo ed a combattere contro Saruman. Essi prendono posizione al Fosso di Helm che difendono con successo. In Isengard, essi incontrano nuovamente gli hobbit e gli Ent che ne stanno facendo a pezzi le mura, rovesciando Saruman.
Frodo e Sam, nel loro cammino alla volta di Mordor, catturano Gollum, il primo possessore dell'Anello, che li segue segretamente per riguadagnare il suo prezioso gingillo. Con lui alla guida, essi aggirano il cancello chiuso di Mordor e conducono a sud. Gollum, contorcendosi tra la lealtà a Frodo dovuta al voto che ebbe a giurare sull'Anello, e bramando per il suo possesso, infine li guida, dopo un periodo che essi trascorsero con le sentinelle di Gondor, in una trappola al passo di Cirith Ungol. Ivi, Shelob, il ragno gigante, avvelena Frodo, che è portato via dagli orchi, lasciando Sam con l'Anello.

Il Ritorno del Re
Mentre Gandalf e Pipino dirigono verso Minas Tirith, Aragorn, che si è appena rivelato come il legittimo erede del trono a lungo deserto di Gondor, prende il Sentiero dei Morti verso sud, assieme al suo seguito di Raminghi e Gimli e Legolas. Théoden cavalca con Merry verso Dunclivo per adunare l'esercito di Rohan. I cavalieri compaiono giusto in tempo siccome Minas Tirith è già assediata dalle forze di Sauron. Nella battaglia dei campi del Pelennor Théoden Re è ucciso, ma, a sua volta, sua nipote Éowyn abbatte il condottiero dell'esercito nemico, il Signore degli Spettri dell'Anello. Assieme al Re Aragorn, che compare spalleggiato dai non morti a lui vincolati da un antico voto, il corso degli eventi muta in favore dei difensori di Minas Tirith. Nella città, ove Denethor il Sovrintendente si era precedentemente arso, Aragorn risana i feriti e quindi chiama a raccolta un esercito per marciare verso il Cancello Nero di Mordor. Su di un colle, essi stabiliscono il loro campo nella decisiva battaglia finale.
Nella torre di Cirith Ungol, Sam è abile nell'aiutare Frodo a scappare, ed essi continuano il loro tragitto attraverso la landa desolata di Mordor a Monte Fato, dove incontrano Gollum di nuovo. Frodo rifiuta di sacrificare l'Anello alle fiamme nelle sale di fuoco al di sotto della montagna, ma Gollum stacca con un morso il suo dito, e, nella sua scomposta gioia, cade nell'abisso. Con la distruzione dell'Anello, la Torre Oscura di Sauron crolla ed il suo padrone svanisce. Dopo essere stati onorati al Campo di Cormallen, gli hobbit ritornano alla Contea, solamente per vederla controllata da Saruman, il quale, ora che è privo di poteri, devono dapprima respingere, eche poi è assassinato dal suo seguace. L'ultima azione di Frodo vista nella Terra di Mezzo è il suo salpare all'ovest con gli altri portatori dell'Anello, lasciandosi indietro, fra gli altri, un Sam maritato e padre ed un Aragorn insediato sul trono.


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