Qual è la relazione tra gli Orchetti ed i Goblin?
Traduzione di Giuseppe Truono

- 6.1 -

ono solo due nomi che stanno ad indicare la stessa razza di creature. Dei due termini, "Orchetti" è il più corretto. Questa faccenda ha generato numerosi equivoci, derivanti per lo più dall'uso dei due termini ne Lo Hobbit (Tolkien ha cambiato il suo punto di vista sui termini, dopo che Il Signore degli Anelli fu pubblicato, ma la confusione nel primo libro fu peggiorata dalla contraddizione prima delle modifiche). Ci sono due espressioni ne Lo Hobbit che se considerate letteralmente fanno comprendere che gli Orchi erano una sottospecie dei Goblin. Se teniamo conto delle indicazioni provenienti dalle altre aree degli scritti di Tolkien, ciò non è corretto. Ci sono dei riferimenti abbastanza chiari nelle lettere , l'evoluzione della sua terminologia standard (vedi il prossimo paragrafo), e l'effettivo impiego ne il Signore degli Anelli, che tutt'insieme suggeriscono che il vero nome della razza è "Orchi".
Questo è quanto accaduto: le creature cui si fa riferimento furono inventate insieme al resto della "sub-creazione" Tolkeniana durante la stesura del libro dei Racconti Perduti (il “pre-Silmarillion”). Il suo uso nei primi racconti è alquanto vario ma l'inclinazione è più per Orchi anziché per “goblin”. Ciò è parte di una più generale tendenza a non utilizzare la terminologia del folklore popolare (era certo che l'uso di termini popolari avrebbe suscitato nel lettore associazioni errate, e questo perché la sua creazione era del tutto differente se vista nello specifico). Per gli stessi motivi generali cominciò a chiamare gli Alti Elfi “Noldor” anziché Gnomi, ed evitò completamente "Fate". (D'altra parte fu bloccato con Stregone, un'imprecisa traduzione di “Istari”, Elfi e Nani; disse infatti che avrebbe preferito "dwarrow", che come egli diceva, era più storicamente e linguisticamente corretto, se solo ci avesse pensato in tempo". [in inglese per indicare la parola Nano si usa il termine comune "Dwarf", "Dwarrow" ne sarebbe stata una variante rispondente alle esigenze di Tolkien (N.d.T.)].

Ne Lo Hobbit, che originariamente era disconnesso da Il Silmarillion, Tolkien usò il termine familiare "goblin" a beneficio dei lettori moderni. Ma dal tempo de Il Signore degli Anelli, comunque, goblin non gli piacque più – Orchi era meno vocabolo da fiaba di goblin (vedi sotto). (Tolkien, inoltre, non aveva dubbi sul fatto che data l'origine Romanza del termine "goblin", esso poco si addiceva ad un lavoro basato così tanto sull'anglosassone e le tradizioni nordiche in generale.) Così, ne Il Signore degli Anelli, "Orchi" è il nome proprio della razza (con la "O" maiuscola [gli inglesi sono soliti indicare i nomi dei popoli, così come quelli delle lingue che parlano, con la lettera maiuscola (N.d.T.)]), e questo nome si trova nell'indice finale insieme ad Ent, Uomini, ecc., mentre “goblin” quando usato (con la "g" minuscola), si riferisce ad un particolare tipo di dialetto per Orchi.

La spiegazione di Tolkien all'interno della storia è che il nome esatto di quelle creature è Orchi (forma anglicizzata del Sindarin “Orch”, plurale "Yrch"). In qualità di "traduttore" dell'antico manoscritto, Tolkien "sostituisce" "Orchi" con "Goblin" quando traduce il diario di Bilbo, ma per il Libro Rosso torna all'originale e corretta traduzione. [L'effettiva fonte della parola "Orchi" è Beowulf (antico poema epico): "orc-nass", tradotto con "cadaveri". Il termine non ha nulla a che vedere con le orche, i cetacei.]


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