Recensendo un film
di Jari Rubano

attesa e' stata tanta, e grande. Un evento di eccezione, il secondo dei tre film dedicati al Signore degli Anelli. Mi siedo in poltrona, pronto a degustare, quasi fossi un sommelier, ogni scena, ogni inquadratura che sta per essere proiettata. Il film si preannuncia esageratamente spettacolare. Vedo passare una tipa con le orecchie finte da elfo, un altro tipo con l'anello al collo. Poi comincia il film. Subito mi esalto, gia' all'apparire della scritta "Il Signore degli Anelli" che fa molto medioevo.Bene, molto bene... si comincia subito con il riassunto della scena di Gandalf contro il Balrog, e assisto con la mascella in terra ad combattimento in caduta libera. Altamente adrenalinico, fantasticamente fantasy. Bello. Il principio promette bene. Il film prosegue, poi con l'inseguimento dei tre cacciatori... e subito il nano Gimli lo troviamo indietro rispetto a Legolas ed Aragorn, che arranca col fiatone e si lamenta della marcia forzata. Troviamo poi Frodo e Sam alle prese con Gollum, una chicca straordinariamente ben riuscita. L'incontro dei tre inseguitori con Gandalf, ora Bianco, rispecchia fedelmente il passaggio del libro. Poi gli Ent, uno sfavillante prodigio della tecnologia, ed ancora Ombromanto, un cavallino bianco veramente bello... e poi il Fosso di Helm, esattamente come tutti noi lettori di Tolkien ce lo aspettavamo. Bellissimo film. Se solo fosse un film che non trae ispirazione da un libro. Perche', se fin qui non puo' che essere lode a Peter
Jackson per la scenografia, molto si puo' discutere sulla fedelta' del film all'opera che tanti appassionati ha nel mondo. Ebbene si, il montaggio pecca di molte lacune narrative. Fra le piu' evidenti, vediamo Aragorn che durante un attacco dei Mannari di Isengard, viene trascinato in un fiume, e arriva in solitaria al Fosso di Helm... cosa che non e' mai successa. Inoltre c'e' la costante presenza di Arwen, sempre presente nei sogni di Aragorn, e fin qui niente di male, ma troppo ingombrante. Evidenti storpiature le troviamo anche in alcuni flashback di Aragorn, il quale secondo Jackson litiga con Elrond per via di Arwen. E lo stesso Elrond va poi a litigare con la figlia. Tra le altre cose, si puo' notare una scarsissima caratterizzazione degli Ent, i quali in quanto "pastori di alberi" non possono ignorare la distruzione che Saruman ha portato a Fangorn. Altro groppo in gola per Gimli, praticamente una macchietta. Certo, incarna l'idea di nano grezzo ed ottuso, con una finezza inesistente, e da questo punto di vista e' eccezionale. Peccato che poi sembra la caricatura di un nano, sembra messo li' apposta per fare ridere. Un doveroso accenno va fatto
anche a Legolas, che ha ormai acquisito il soprannome di "fighetto". Un'acrobazia per salire in groppa al cavallo lanciato al galoppo, piu' una discesa dalle scale dei bastioni del Fosso con uno scudo trasformato per l'occasione in skateboard... ma si potrebbe soprassedere, anche solo per salvare un fantastico Gollum la cui doppia personalita' e' resa benissimo nei dialoghi fra se' e se', se non fosse per una fin troppo libera interpretazione di Faramir. Faramir, fratello di Boromir, figlio di Denethor, nobile di cuore e di aspetto, uomo dai principi cosi' alti che nonostante abbia il potere di prendere l'anello con la forza, lascia andare Frodo, Sam e Gollum, e anzi gli da' anche una scorta, per un tratto di strada... nel libro. Nel film, inspiegabilmente, Faramir si dimostra tale e quale al fratello Boromir, se non peggio. Porta i tre sventurati ad Osgiliath (scena della quale non si capisce assolutamente l'utilita'), e solo alla fine li lascia andare. Delusione assoluta su questo versante, che trasforma un uomo eccezionale, del quale esser fieri di averlo come amico, in un uomo incapace di resistere alla tentazione dell'Anello, improponibilmente crudele nei confronti di Frodo. Cosa dire di un film del genere? Bello, se preso a se', deludente invece se correlato al libro. Una caratterizzazione che poteva essere molto piu' marcata, delle scene assolutamente fuori luogo, delle situazioni decisamente non credibili. Certo, magari ha strizzato un po' di piu' l'occhio al pubblico neofita, ma personalmente avrei tagliato tante scene... dire una mezz'oretta buona, per
sostituirle con delle scene un po' piu' lunghe in altri punti... non sono un critico, e' vero, pero', vista la fedelta' del primo film (a parte alcune scene che giocoforza dovevano esser fatte cosi'), mi aspettavo quantomeno una produzione di pari livello... che dire. Comunque un bel film, comunque andro' a vedere "Il ritorno del Re", comunque mi piace la realizzazione di Gollum, la scena col Balrog... l'unico problema e' che il film ed il libro sembrano quasi raccontare due storie diverse.
Diamo una terza possibilita' a Jackson, che ha saputo stupire col primo film, e incrociamo le dita.

 

           
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