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Intervista a Livio Bessi

di Anacarnil di Laurelindórenan

Andiamo ora a conoscere l'autore del libro in esame, che, come leggiamo dalla quarta di copertina, è studioso di scienze e di tradizioni antiche e medievali, e fra i suoi interessi ha l'erboristeria antica.

D: Come hai iniziato ad interessarti della Spada e del ruolo che ha ricoperto nei secoli passati?
R: La spada come arnese da combattimento mi ha interessato fin da bambino, ma questo penso che capiti un po' a tutti i bimbi. All'età di circa 11 – 12 anni mi era nato un interesse particolare per la religione ed anche questo, forse, fa parte della crescita dei ragazzi; ciò che, però, a me interessava in particolar modo era il comprendere profondamente la storia, gettando lo sguardo anche su altre religioni, differenti da quella cattolica. Fu così che, un giorno, mi regalarono un testo che s'intitolava “Storia delle Religioni”. Era un libro un po' complicato per la mia età, ma lo lessi ugualmente e, guarda caso, vi incontrai la spada come simbolo. La cosa finì lì finché, anni dopo, un prelato amico di mio padre, conoscendo il mio interesse mi chiese se, per caso, stessi approfondendo l'argomento e fu in quell'occasione che scoprii che costui era un attento studioso di ordini monastici cavallereschi; cominciò così a spiegarmi le regole e la vita di diversi ordini: Ospitalieri, Cavalieri di Cristo, Cavalieri del tempio, ecc. Questo Monsignore mi indirizzò su una “via” di ricerca ed infine mi parlò della simbologia legata alla spada e mi mostrò alcuni testi nei quali erano riportate alcune sequenze di combattimento. Purtroppo il Monsignore morì ed io abbandonai per un lungo periodo le mie ricerche, finché un giorno, assieme ad alcuni amici, mi decisi a rispolverare questa tradizione e cominciammo a provare i movimenti. Da quel momento in poi, ho continuato ad approfondire la ricerca, ritrovando e ridando vita ad una tradizione antica e, cosa che contribuisce ad affascinarmi non poco, assolutamente “nostra”, cioè di appartenenza occidentale.

D: Durante questi studi, hai incontrato la letteratura fantasy, magari di Tolkien?
R
: Le letture fantasy mi divertono molto, in particolar modo se in esse vi sono nascosti significati simbolici. Comunque sì, ho incontrato la letteratura fantasy di Tolkien, mi riferisco soprattutto a “Il Signore degli Anelli” che contiene alcuni spunti interessanti; ciò nonostante, non me ne sono servito per quanto riguarda le mie teorie.

D: Quali fonti storiche parlano della Spada Sacra Occidentale?
R: Trovare fonti storiche che trattino unicamente della disciplina della Spada Sacra Occidentale, è un'impresa non facile, troverai molto poco o nulla, anche perché coloro che la praticavano non utilizzavano questo termine. Il nome “Spada Sacra Occidentale” è di mia creazione, mentre la disciplina è estremamente antica. Sulla simbologia si trova qualcosa, ma non sono riuscito a scovare un testo che parli solo di questo argomento, mentre è possibile trovare svariati accenni in testi differenti. Ciò che ho fatto è stato riportare alla luce quelle antiche tradizioni, sperimentandole e completandole. Ho poi approfondito la parte Sacra, la quale comprende una serie di branche secondarie, spirituali.

D: Ammetto un certo interesse per queste branche spirituali. Cosa puoi dirci, brevemente, in merito?
R: La simbologia legata alla figura della spada è molto ricca, anche se testi che trattino in maniera specifica questo argomento non ce ne sono (o almeno io non li ho ancora trovati). La spada indica la decisione; rappresenta la colonna vertebrale dell'uomo, ma può esserne anche l'anima. La spada rappresenta la mascolinità, la virilità, ma esalta la femminilità e la purezza: è la donna che custodisce la Spada ed è lei che decide se cederla ad un uomo o meno. È la donna che spinge all'azione l'uomo donandogli la spada. Richiama anche l'elemento fuoco e l'elemento acqua. Chi intraprende la “Via” della Spada Sacra Occidentale è una persona alla ricerca di se stessa, della verità interiore ed esteriore, del “Sacro”, seguendo la semplicità. La Via della Spada è una via apparentemente semplice, che richiede la voglia e lo scopo di essere onesti, sempre e comunque. La Tradizione della Spada Sacra non la si percorre nei pochi momenti di meditazione, preghiera, movimenti, ecc. queste sono azioni che necessitano alla mente umana; la vera crescita, la vera attuazione della tradizione sta nella vita di tutti i giorni, nella quotidianità. Trovare la calma quando le situazioni della vita non la consentono; agire tempestivamente e lucidamente in caso di bisogno, e così via.

D: Nel libro parli della figura del Maestro, asserendo che esiste solamente nella simbologia.  Cosa intendi con questo?
R: Purtroppo esistono troppe persone che “fanno” i Maestri e, ancora purtroppo, esiste molta gente che ha estremamente bisogno di essere guidata, per questo motivo cerca un personaggio che la conduca e la indirizzi, così come fa il pastore con il proprio gregge. Questa persona verrà definita, da coloro che le si affidano, “Maestro”. Nello studio delle tradizioni esoteriche / spirituali, si incontrano numerosi personaggi enigmatici i quali non dicono all'adepto: “Vuoi conoscere la verità? Vuoi crescere in spirito? Non preoccuparti di nulla: ci penserò io!”; la frase di cui, invece, si serviranno sarà: “Vuoi conoscere la verità? Vuoi crescere in spirito? Ebbene: io conosco questa, che è la mia Via, l'ho seguita e per me è stata proficua. Se lo desideri, se la senti consona a te, falla tua. Se sarai onesto, se saprai affrontare le prove, se saprai guardare, allora conoscerai la verità ed il tuo spirito sarà dilatato”.

D: E' ancora attuale parlare di questi argomenti e praticare arti marziali con una spada?
R: Se ciò che devi affrontare è una guerra, sicuramente, ai giorni nostri, la spada sarà l'arma meno indicata… e non è filosofeggiando di spiritualità e di arti marziali che si sconfigge il nemico. In realtà il parlare di “questi argomenti”, specialmente se lo si fa in maniera equilibrata, può approfondire il nostro sapere, allargare la mente e, perché no, fornire un input per osservare ciò che ci circonda da una diversa prospettiva. Il praticare un'arte marziale è estremamente attuale, non tanto per quanto riguarda l'aspetto della difesa personale, quanto per il movimento che si pratica con il conseguente scarico di tensioni muscolari e, a volte, mentali, per l'equilibrio che si acquisisce praticando le tecniche, e per la possibilità di guardarsi dentro.

D: Oltre a scrivere libri sulla Spada, so che pratichi anche seminari al riguardo. Ci spieghi di che si tratta?
R: Ne ho tenuti molti in passato, per il momento ho deciso di soprassedere almeno fin quando non si verificheranno le condizioni che io reputo ottimali.


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