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Dalla quarta di copertina dell'opera

Anche nella civiltà occidentale, come nell'Oriente antico, la spada è al centro di riflessioni che non hanno nulla da invidiare alla filosofia zen. Questo libro ricostruisce direttamente dalle fonti originali con quali tecniche i guerrieri «senza macchia e senza paura» della cavalleria medievale si preparavano al combattimento. Dall'allenamento fisico alla meditazione profonda, dalle polveri alchemiche alla polvere della battaglia: la vita di un guerriero dipendeva tutta dalla dimestichezza e dall'identificazione con «il serpente di acciaio», «l'albero della conoscenza» e molti altri modi di dire per indicare la spada. Una complessa simbologia antropomorfa accompagnava questa visione: la spada come «dirittura dell'anima», come asse portante della figura umana, come principio di equilibrio energetico, come testimonianza della Croce del Cristo, come simbolo vivente per operazioni esoteriche (che solo l'iniziato poteva compiere e comprendere).

Livio Bessi (Roma, 1962) è uno studioso di scienze e di tradizioni antiche e medievali. Si è già occupato di erboristeria antica, e ha in corso di pubblicazione un importante studio su questo per Edizioni Mediterranee.

 

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